10 settembre 2024
Il DPCM disciplina le modalità per la ripartizione del Fondo per l’attuazione della Strategia nazionale di cybersicurezza 2024-26 e del Fondo per la gestione della cybersicurezza, entrambi previsti dalla legge di bilancio per il 2023 (Legge n. 197/2022).
Il primo Fondo serve a finanziare investimenti per il conseguimento dell’autonomia tecnologica in ambito digitale e dell’innalzamento dei livelli di cybersicurezza dei sistemi informativi nazionali. Il secondo è finalizzato a supportare le attività di gestione operativa di tali progetti.
Le risorse finanziarie ammontano a circa 347 milioni di euro, così ripartite:
a) euro 44.504.381, con le risorse disponibili in conto residui di provenienza dell'esercizio finanziario 2023 del Fondo per l'attuazione della Strategia nazionale di cybersicurezza;
b) euro 168.409.830, nei limiti dello stanziamento di bilancio del Fondo per l’attuazione della Strategia nazionale di cybersicurezza, per gli anni 2024, 2025 e 2026;
c) euro 134.701.300, nei limiti dello stanziamento di bilancio del Fondo per la gestione della cybersicurezza, per gli anni 2024, 2025 e 2026.
Spetta all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale il compito di monitorare l’attuazione degli interventi destinatari dei finanziamenti e di rilevare problematiche o irregolarità. A tal fine, le amministrazioni comunicano all’Agenzia medesima l’esito delle azioni condotte nell’ambito delle misure di cui sono responsabili per consentire il monitoraggio degli interventi finanziati e della spesa, nonché la valutazione delle eventuali criticità riscontrate nell’attuazione degli stessi.